Lista macchinari




Fabio Tasso studia la Scultura adoperando dei macchinari auto costruiti con elementi a basso costo. 

Ciò che li accomuna tra loro è l’utilizzo dell’aria, soffiata od aspirata. Questa, modellando una membrana, la fa adagiare su molteplici oggetti che, impacchettati, diventano così un corpo unico. 

Producendo come un’industria, queste macchine lasciano nel mondo dei “residui”, le sculture. 

Anche se la necessità che ha portato alla creazione di questo sistema è unica, ciò che lo scultore fa potrebbe essere fatto da chiunque: l’artista si allontana così dalle idee di “mano” e di emozioni nella creazione dell’opera. 

L’artista si ispira alle sculture preistoriche che, restando spesso a noi incomprensibili a causa della lontananza culturale e temporale, restano solo delle forme perfette, realizzate con il materiale, la tecnologia e la sensibilità dell’epoca.  Chi sia lo scultore preistorico non è importante. Questo è quello che l’artista cerca di fare: sculture anonime ma universali, realizzate con i materiali di adesso, che studino lo spazio, la forma e il rapporto che il nostro corpo ha con questi. 

Per questo motivo le sue opere non hanno titoli, ma solo codici di catalogazione con celate tutte le informazioni sulla scultura. Senza di lui, unico detentore delle chiavi per leggerli, per codificarli, bisognerà cercare e ipotizzare, come in un processo di indagine archeologica.